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In fuga con Marlene nasce da una sceneggiatura di Nicola e Giuseppe Badalucco, in origine pensata per il cinema e poi adattata dagli stessi autori al piccolo schermo. Fin da subito la mia intenzione è stata di realizzare il film così come originariamente concepito, senza snaturarlo con un linguaggio semplificato e minimale, tipico di molte fiction televisive. Insieme ai miei collaboratori, al cast, a Monica in particolare, e sostenuto anche dalla struttura fiction RAI ho voluto realizzare un film per la tv usando il linguaggio del cinema. Un linguaggio idillico, sospeso, assoluto con una messa in scena non statica, ma moderna, veloce e credibile, dove lo spazio scenico è dominato dagli attori. Ho avuto la fortuna di lavorare con una grande artista, Monica Guerritore ed un talento puro come Alessandro Sperduti, spesso liberi di improvvisare cercando nella messa in scena quell’assoluto che i nostri protagonisti inseguono per tutto il film. I piccoli ruoli inoltre sono stati interpretati da un gruppo di attori con i quali ho collaborato nel passato e che ringrazio per la loro disponibilità incondizionata e il valore aggiunto che hanno portato a questo piccolo film. Durante la preparazione ho cercato delle locations che raccontano il viaggio di Marlene come dei luoghi assoluti, senza nome ma che raffigurano nell’essenza i caratteri tipici del paesaggio italiano. Realizzare tutto ciò non è stato semplice poiché è piovuto ininterrottamente per le prime due settimane di riprese e in modo alterno per altre due. Siamo stati costretti così a improvvisare e modificare in corsa il piano di lavorazione cambiando i set da un giorno all’altro, fuggendo dalla pioggia, tornando in un luogo per poi fuggire di nuovo e cambiando albergo anche ogni due giorni. Eravamo una troupe in fuga, ma una troupe speciale che non ha mai mollato. Tutti hanno dato molto a questo progetto: Fabio Zamarion per la fotografia, Cecilia Zanuso per il montaggio, Pino Donaggio per la musica, Fulvia Amendolia per i costumi, tutto il reparto regia; davvero, un gruppo speciale, fatto di amici e di professionisti. Ringrazio i produttori e Rai Fiction per aver creduto in quest’idea e per avermi dato la possibilità di realizzarla.
Marlene, rapinatrice di professione in carcere per un omicidio che forse non ha mai commesso, evade. Rapina una gioielleria, si ferisce durante la fuga e si rifugia nella scuderia di una ricca villa del nord Italia.
Qui incontra Stefano un diciasettenne schivo e insoddisfatto che vive, tormentato, nel ricordo del padre scomparso. Il ragazzo detesta il patrigno, non perdona a sua madre di averlo sposato e di aspettare un bambino da lui.
Dopo essersi preso cura di Marlene, si propone come suo compagno di fuga.
Marlene si oppone ma Stefano la segue lo stesso.
I due si ritrovano complici in un viaggio che attraversa l’Italia dal nord al sud, soli, braccati dalla polizia, costretti a scelte estreme e sempre più vicini l’uno all’altra.
In fuga con Marlene è un viaggio iniziatico attraverso i paesaggi idillici della nostra penisola.
Un viaggio che ha come fine la libertà in senso assoluto.
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