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La fine del tour di Giovanna D’Arco mi aveva lasciato un vuoto interiore comprensibile se si pensa a quanta forza un personaggio come lei poteva dare a me e al pubblico ogni sera ma allo stesso tempo un desiderio privato di ritornare tra le mie cose, tra i miei affetti, le mie figlie, il silenzio e il raccoglimento che sono parte della nostra vita. Ma ecco che arriva la proposta di Mario Rossini di partire per la Bulgaria per interpretare il ruolo di Ada Sereni.Un film in due parti per Raiuno liberamente ispirato al libro autobiografico di questa donna straordinaria “I clandestini del mare”.Una donna ebrea che salva migliaia di suoi fratelli ebrei portandoli in Palestina con viaggi avventurosi via mare.
Una donna che combatte contro una doppia tragedia. Privata, perché non ha più notizie del marito catturato dai nazisti e che lei cerca disperatamente e collettiva perché si fa partecipe del dolore dei sopravvissuti ai campi di sterminio che non hanno un luogo dove vivere.
E qui nasce una contrapposizione dolorosa e morale.Quella tra l’amore egoistico, individuale teso a salvaguardare i propri affetti privati e l’amore collettivo, sociale. L’impegno del singolo per il bene degli altri esseri umani. Per un mondo migliore. Ed è questa la scelta che Ada compie. Negli uomini donne e bambini sopravvissuti il senso dell’estraneitudine, dell’esilio affiora fortissimo in tutta la sua potenza e la forza “ideale” che Ada ha in sé la porterà ad affrontare rischi immensi, a separarsi dai figli,a interloquire direttamente con capi di governo (memorabile è la sua visita a De Gasperi per avere il permesso di fare partire una delle navi) pur di portarli nella Terra Promessa. Il luogo dove vivere in pace e sicuri. Il sogno .
Al primo incontro con Gianluigi , il regista, uomo colto e sensibilissimo, ci siamo seduti uno di fronte all’altro, al mio tavolo da lavoro.Ci siamo guardati senza parlare per un lungo momento.
“Questo lavoro è un dovere morale, è un piccolo contributo che noi, io e te, la troupe, la Rai, la produzione diamo a questa immensa tragedia, al dolore all’orrore che ha vissuto questo popolo”
Sì. Sono felice, nel mio piccolo di poter fare qualcosa. Per non dimenticare. Mai.

L’interpretazione ha un effetto catartico , capace di commuovere nel profondo ed è legato alla capacità che ha di presentarci uno specchio dell’anima e della vita.
In questo film vorrei che ci commuovessimo e ci lasciassimo appassionare da queste vite coraggiose.
In un mondo in cui noi esseri umani abbiamo tanta paura di ”perdere”.