10-03-2006 : Exodus - in preparazione per Rai Uno
La fine del tour di Giovanna D’Arco mi aveva lasciato un vuoto
interiore comprensibile se si pensa a quanta forza un personaggio come
lei poteva dare a me e al pubblico ogni sera ma allo stesso tempo un desiderio
privato di ritornare tra le mie cose, tra i miei affetti, le mie figlie,
il silenzio e il raccoglimento che sono parte della nostra vita. Ma ecco
che arriva la proposta di Mario Rossini di partire per la Bulgaria per
interpretare il ruolo di Ada Sereni.Un film in due parti per Raiuno liberamente
ispirato al libro autobiografico di questa donna straordinaria “I
clandestini del mare”.Una donna ebrea che salva migliaia di suoi
fratelli ebrei portandoli in Palestina con viaggi avventurosi via mare.
Una donna che combatte contro una doppia tragedia. Privata, perché
non ha più notizie del marito catturato dai nazisti e che lei cerca
disperatamente e collettiva perché si fa partecipe del dolore dei
sopravvissuti ai campi di sterminio che non hanno un luogo dove vivere.
E qui nasce una contrapposizione dolorosa e morale.Quella tra l’amore
egoistico, individuale teso a salvaguardare i propri affetti privati e
l’amore collettivo, sociale. L’impegno del singolo per il
bene degli altri esseri umani. Per un mondo migliore. Ed è questa
la scelta che Ada compie. Negli uomini donne e bambini sopravvissuti il
senso dell’estraneitudine, dell’esilio affiora fortissimo
in tutta la sua potenza e la forza “ideale” che Ada ha in
sé la porterà ad affrontare rischi immensi, a separarsi
dai figli,a interloquire direttamente con capi di governo (memorabile
è la sua visita a De Gasperi per avere il permesso di fare partire
una delle navi) pur di portarli nella Terra Promessa. Il luogo dove vivere
in pace e sicuri. Il sogno .
Al primo incontro con Gianluigi , il regista, uomo colto e sensibilissimo,
ci siamo seduti uno di fronte all’altro, al mio tavolo da lavoro.Ci
siamo guardati senza parlare per un lungo momento.
“Questo lavoro è un dovere morale, è un piccolo contributo
che noi, io e te, la troupe, la Rai, la produzione diamo a questa immensa
tragedia, al dolore all’orrore che ha vissuto questo popolo”
Sì. Sono felice, nel mio piccolo di poter fare qualcosa. Per non
dimenticare. Mai.
L’interpretazione ha un effetto catartico , capace di commuovere
nel profondo ed è legato alla capacità che ha di presentarci
uno specchio dell’anima e della vita.
In questo film vorrei che ci commuovessimo e ci lasciassimo appassionare
da queste vite coraggiose.
In un mondo in cui noi esseri umani abbiamo tanta paura di ”perdere”.
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