La mia ricerca
“...quando affronto il racconto di un aspetto
femminile, chiamato "personaggio" so
sempre esattamente quello che cerco ma lo so con la mia sensibilità
e
non con la testa.
Io so cosa cerco ma non posso spiegarlo.Quello che cerco
non va disturbato
con parole, spiegazioni, analisi, ha solo bisogno di venire alla luce
con
tanta pazienza. E fiducia.
Le cose più belle sono nella maggior parte nascoste.
Vanno fatte crescere piano, piano. C'è in me una certa timidezza,
un certo pudore...
questa esitazione, questo pudore segnano la via della profondità.
Il pudore, nella ricerca, nelle prove garantisce che quando anche
si trovasse qualcosa di molto piccolo, questo sia davvero speciale...
la difficoltà sta nell'indurre sempre me stessa a cercarlo...”